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19 Maggio 2024
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Alberto Battistolli e Simone Scattolin vincono il Rally Valle del Tevere

Il giovane vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin (Skoda Fabia R5/Rally2), ha vinto oggi il 2° Rally Terra Valle del Tevere, con base a Sansepolcro (Arezzo), al termine di una lotta serrata con il trevigiano Simone Tempestini, insieme al rumeno Sergiu Itu, anche loro su Skoda.

Il “figlio d’arte”, erede del grande “Lucky”, portacolori di Aci Team Italia, ha vinto di forza la competizione, terzo dei quattro appuntamenti del Challenge Raceday Rally Terra, valido anche per il TER-Tour European Rally Series. Andato al comando con la prima prova speciale del sabato, Battistolli ha poi saputo contenere i ripetuti attacchi di un deciso Tempestini, sempre a soffiargli il fiato sul collo ad ogni occasione cronometrata. Alla fine, il divario tra i due è stato esiguo, 3”3 a conferma del grande ritmo tenuto per tutta la gara, resa difficile e selettiva anche dalla presenza di neve e ghiaccio, che hanno fatto riassaporare le epiche sfide rallistiche di un tempo passato.

Terzo gradino del podio finale per il trentino Alessandro Bettega, in coppia con il friulano Cargnelutti, pure loro su una Fabia. Una gara in progressione quella del pilota di Molveno, figlio dell’indimenticato Attilio. Posizione, quella di Bettega, rilevata a due prove dal termine dalle mani del corso Jean Philippe Quilichini, affiancato da Fabrice Gordon, incappati in una foratura durante la sesta prova delle sette in programma, con la quale i due sono arretrati in classifica (finendo poi ottavi sotto la bandiera a scacchi dietro al sammarinese Vagnini), con un minuto e oltre perso. Sino ad allora, era stato un ritmo molto alto, quello del pilota isolano che ha sempre saputo gravitare ai vertici della classifica con ampio merito.

Quarta moneta per l’umbro Francesco Fanari, tornato al volante della ennesima Skoda dopo l’esperienza in VolksWagen. Una prestazione di spessore, firmata con parziali di altissimo livello, quella del pilota di Foligno, affiancato per la seconda volta da Cristina Caldart. La posizione, seppur solare, lascia però dell’amaro in bocca, per una penalità di 30” inflitta per un “taglio” di una chicane di rallentamento nei pressi della quale era arrivato “lungo” non potendo evitare l’errore e arretrando al decimo posto, cui ha fatto da contraltare una determinata rimonta.

Top five centrata poi dal vicentino Simone Romagna, Skoda Fabia pure per lui, con alle note il lucchese Pinelli. Una gara altalenante, quella di Romagna e Pinelli, comunque parsi costantemente in grado di lottare ad armi pari con i competitor per i vertici, però con il rammarico di non aver potuto arginare la rimonta decisa dalle retrovie di Fanari, che li ha passati proprio sulla crono finale.

Sesta, brillante, posizione per il veneto Mauro Trentin, che pur avendo ridotto drasticamente la propria attività negli ultimi anni, ogni volta che torna in gara lascia bene la sua firma, ovviamente facendo coppia con la fida Alide De Marco.

In chiave di classifica “Raceday” (ben 42 gli iscritti al campionato presenti in gara), dalle posizioni di vertice della gara sono mancati il padovano Niccolò Marchioro (Skoda) ed anche l’imperiese Andrea Maselli con una Hyundai i20. Il primo, afflitto da problemi assetto e di trazione, ma soprattutto limitato nel ranking finale dai circa 2’ persi per un’uscita di strada durante la quarta prova non è riuscito ad entrare neppure nella top ten, l’altro ha salvato parzialmente l’esito della gara finendo in nona posizione.

Successo, tra le due ruote motrici, del giovane comasco Matteo Fontana, con Arnaboldi, su una Peugeot 208 R2. Ampia parte della gara aveva visto al comando trentino Roberto Daprà, fermo per la rottura di un semiasse, sulla penultima prova

Tra le liete notizie, non è passata inosservata la gara del debutto con una supercar (una Skoda Fabia anche in questo caso), del giovane riminese Angelo Pucci Grossi, il figlio dell’indimenticato Campione, scomparso prematuramente qualche anno fa (ed a cui è dedicato il 6° trofeo della gara riservato al migliore “Under 28”, andato a Battistolli), finito al decimo posto, con le note lette dall’aretino Cardinali. Un avvio per prendere le misure con la vettura boema contro avversari certamente più abituati di lui alla guida di vetture di vertice, Grossi (che corre da neppure un anno) ha saputo interpretare al meglio tutte le insidie della gara e reggere bene il confronto.

Gara per tre quarti a senso unico, nella prima prova del Campionato Italiano Rally Terra storico, ma esito ribaltato nel finale della giornata. Alla fine il successo è andato ai reggiani Andrea Tonelli e Roberto Debbi, con la loro rossa Ford Escort, vincitori anche del 4. Raggruppamento. Sino alla sesta prova speciale si era registrato un dominio incontrastato in salsa toscana, quello del livornese Fabrizio Bacci, coadiuvato dall’esperto Sauro Farnocchia. Bacci aveva sfruttato al meglio tutta la potenzialità della trazione integrale della sua Ford Sierra Cosworth, versione a tre volumi della ingombrante berlina dell’ovale blu, per poi rovinare tutto con una uscita di strada, lasciando campo libero all’avversario, il quale è andato ad aggiudicarsi il suo primo successo tricolore.

Tonelli-Debbi (Ford Escort) aprono il Campionato Italiano Rally Terra Storico con la vittoria al Valle del Tevere

Prima firma nel tricolore, con 4 scratch su 7 prove speciali sotto la neve, per il reggiano sulla Due Ruote Motrici del III Raggruppamento. Decisiva l’uscita di Bacci-Farnocchia (Ford Sierra) nel finale. Secondi assoluti Costa-Mularoni (Opel Corsa), davanti a Ormezzano-Cavagnetto (Lotus Talbot)
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Pieve Santo Stefano (AR), domenica 27 febbraio 2022 – Esordio ricco di emozioni e colpi di scena per il Campionato Italiano Rally Terra Storico 2022 al 2° Rally Storico Valle del Tevere. Una gara complessa quella organizzata da Valtiberina Motorsport su prove mitiche, con memorie di Mondiale Rally anni ’80 e selettive, rese ancora più crude dalla caduta costante della neve su parte dei tratti cronometrati. A spuntarla nella corsa ad esclusione sono stati Andrea Tonelli e Roberto Debbi sulla Ford Escort RS del III Raggruppamento, che si tolgono così la soddisfazione della prima vittoria assoluta nel tricolore sterrato e si candidano in modo convincente per la corsa al titolo Due Ruote Motrici. Con loro sul virtuale podio assoluto anche Corrado Costa e Domenico Mularoni, secondi su Opel Corsa GSI e vincitori per il IV Raggruppamento, quindi al terzo posto Federico Ormezzano e Luigi Cavagnetto a bordo di Lotus Talbot Sunbeam.

 

 

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Sette in totale le prove speciali affrontate tra sabato e domenica, per un totale di 230 km complessivi, dei quali 55 km cronometrati. Il primo crono era andato in scena nella serata del sabato su fondo bagnato e aveva proposto subito in testa Tonelli-Debbi. Poi la caduta costante della neve ha complicato, non poco, il percorso alla domenica con tre ripetizioni della “Cerbaiolo” e de “La Battaglia di Anghiari”.

Decisiva in particolare la prova di montagna “Cerbaiolo”, tratto trovato ghiacciato dalle auto storiche nei primi due passaggi e molto fangoso nell’ultimo, dove in tanti sono stati costretti al ritiro. L’ultimo, quello più amaro e determinante, per l’equipaggio toscano formato da Fabrizio Bacci e Sauro Farnocchia su Ford Sierra Cosworth. Il driver livornese, sfruttando al massimo le quattro ruote motrici della vettura dell’ovale blu, si era piazzato saldamente in testa alla classifica assoluta con tre scratch consecutivi nella mattinata. Poi al penultimo crono, quando aveva accumulato quasi 40’’ di vantaggio su Tonelli, è finito fuori strada senza possibilità di ritornare in carreggiata.

Thriller nel finale anche per il sammarinese Costa, che ha combattuto con un problema al cambio che lo ha costretto ad affrontare tutta la prova in terza marcia, ma è riuscito comunque a portare la sua Corsa al successo nel IV Raggruppamento e sulla piazza d’onore. Il podio di Sansepolcro rende merito anche a “Tramezzino” Ormezzano, che dopo una carriera di successi torna su un podio assoluto con la sua Talbot, dopo un rally sofferto ma ordinato.

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La “Cerbaiolo” ha messo pepe anche sulla corsa per le posizioni a ridosso del podio. Il quarto posto va al fiorentino Filippo Grifoni con Paolo Materozzi alla destra su Opel Corsa GSI, tornato ai rally dopo un periodo di assenza dalle corse ha speso le prime prove a riadattarsi alla vettura. Poi ha trovato la quadra fino a cogliere anche il secondo posto in Classe 1600 alle spalle di Costa. A cedergli il posto Simone Gasperoni, lui al rientro nei rally dopo 6 anni di stop, in coppia con Elia Albani. Il tandem sammarinese ha fatto una gran gara sulla Citroen AX Sport e nonostante le difficoltà del percorso erano ad un passo dal quarto posto. Poi un problema al cambio della scattante 1300, proprio sul penultimo tratto, li ha costretti a scalare in quinta posizione, diventata poi sesta a causa di un’ulteriore penalità di 30’’. Quinto posto quindi per il chiantigiano Alessandro Landini, con Alessio Menchini su Peugeot 309 GTi, che ha resistito fino al traguardo, anche ad una foratura nella fase calda della gara. Settima posizione per l’equipaggio ungherese Mesziati-Gerencsèr su Lada Vaz.

Da applausi l’ottavo posto nell’assoluta per i veronesi Pietro Baldo, all’esordio assoluto in una gara su terra e Davide Marcolini, i più giovani in gara che hanno lanciato la scattante Autobianchi A112 Abarth, la più piccola del gruppo, ad un piazzamento esaltante considerate le tante insidie del fondo aretino. Nona posizione per un altro gentleman tra i polverosi come il sammarinese Germano Bollini affiancato dal navigatore, figlio d’arte, Matteo Roggia sulla Ford Escort.

Due i ritiri illustri tra le storiche inoltre segnalati nella PS3 “La Battaglia di Anghiari”. Per primo quello dei detentori del titolo di II Raggruppamento Domenico Mombelli e Marco Leoncini su Ford Escort, prima rimasti momentaneamente bloccati nella neve della PS2, poi fermi in prova nel tratto successivo per la rottura del motore. L’altro k.o. nelle fasi decisive è per uno dei protagonisti tra le Quattro Ruote Motrici, Stefano Pellegrini insieme a Samanta Grossi su Lancia Delta Int. 16v scivolati in un fosso mentre affrontavano uno degli ultimi tornanti della PS3.

È mancata invece la partecipazione dei Campioni in carica Due Ruote Motrici Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli con la Ford Escort RS, grandi attesi della sfida storica, a causa di un infortunio accusato nel pre-gara dal pilota sammarinese, che li ha costretti a rinunciare alla partenza.

 

 

CLASSIFICA FINALE RALLY STORICO VALLE DEL TEVERE: 1. Tonelli-Debbi (Fors Escort RS) in 50’06.5; 2. Costa-Mularoni (Opel Corsa GSI) a 3’50.1; 3. Ormezzano-Cavagnetto (Talbot Sumbeam Lotus) a 4’06.6; 4. Grifoni-Materozzi (Opel Corsa GSI) a 4’19.9; 5. Landini-Mencherini (Peugeot 309 GTI) a 4’41.6; 6. Gasperoni-Albani (Citroen AX Sport) a 5’00.7; 7. ”Mèsziati”-Gerencsèr (Lada Vaz 2101) a 7’36.2; 8. Baldo-Marcolini (Autobianchi A112 Abarth) a 8’21.0; 9. Bollini-Roggia (Ford Escort) a 18’55.3;

CALENDARIO CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA STORICO 2022: 26-27 febbraio | 2° Rally Storico Valle del Tevere; 19-20 marzo | IV Rally Storico Val d’Orcia; 14-15 maggio | 4° Rally Storico del Medio Adriatico; 8-9 luglio | 7° Historic San Marino Rally; 16 ottobre | 5° Rally Storico Città di Arezzo Crete Senesi; 9-10-11 dicembre | Rally del Brunello

ALBO D’ORO CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA STORICO: 2021 | 4RM “Lucky”-Pons (Lancia Delta Int. 16v) – 2RM Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS); 2020 | Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS)

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