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14 Novembre 2024
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Roberto Mastrotto ed Alessandra Boifava da… 100 nell’Ultrabericus Trail 2022

Alessandra Boifava al traguardo della 100 chilometri (ph. Federico Bruttomesso)

 

TRAIL – Sole splendente, vento frizzante e Colli Berici in grande spolvero per l’edizione numero 11  di Ultrabericus Trail che per l’occasione ha pensato di giocare il carico da… cento, con una prova unica e (probabilmente) irripetibile di 100 km e 4.400 mD+, oltre alle ormai rodate Integrale (65 km e 2.500 mD+), Twin Lui&Lei (34+31 km 2.500mD+) e Urban Trail (22 km 750 mD+).

Il ritorno in Piazza dei Signori è stato accolto con tutti i dovuti onori, tra l’immancabile pubblico che dal 2011 si stringe attorno all’evento che per antonomasia apre la stagione del trail berico.

La100 km ha incoronato un irraggiungibile Roberto Mastrotto davanti ad Alberto Canessa e Marco Bonfante e la grintosa Alessandra Boifava, che ha infilato nell’ordine la sorella Federica e Marialuisa Tagliapietra.

Nella 65 km vincono il recordman Christian Modena davanti a Christian Pizzatti e Nicola Mora,mentre nella prova al femminile il trionfo bis è firmato da Veronica Maran (già vincitrice lo scorso anno) davanti a Cornelia Oswald e Giulia Spanevello.

La staffetta è stata invece dominata dalla coppia composta da Stefania Merlo ed Alessio Zambon, abili a staccare nell’ordine Erika Cecchel ed Alberto Garbujo, Elisabetta Stocco e Giovanni Corà.

La “corta” sempre più gettonata, la Urban 22 km, ha assegnato il podio al reggiano Riccardo Gabrini su Andrea Bellon e Tiziano Scatolin. La gara rosa è finita in tasca alla gendarme Melina Clerc davanti a Giulia Pol e Sofia Toniolo.

La 100 km è stata la novità di questa undicesima edizione, una prova una tantum che in 133 non si sono lasciati sfuggire. Partenza in sordina alle 5 di mattina in una Piazza dei Signori ancora addormentata, ma nelle gambe del chiampese Roberto Mastrotto la svegliaè suonata subito e puntuale.

Il runner portacolori di La Sportiva voleva lasciare il segno e ci ha creduto sin da subito. Ad ogni rilevamento cronometrico era lui a presentarsi davanti a tutti. Al primo check point, a Torretta di Nanto (30° chilometro), viaggiava ancora accoppiato ad Alberto Canessa e Marco Bonfante, a loro volta tallonati dai vari Marchi, Napoleone e Di Giacomo. A San Donato i primi secondi messi in tasca sui diretti avversari e poi… l’apoteosi: a Grancona (62 km) il distacco su Canessa superava già i 10 minuti, a Brendola (79 km) era oltre il quarto d’ora e poi 20minuti in Valle dei Vicari (91 km) per lanciare la galoppata trionfale che lo portava, sotto le due colonne, a stoppare il cronometro con il tempo di 09:47:26.

Canessa non demordeva e si andava a prendere il secondo posto con un tempo altrettanto ottimo, lasciando il compito di completare il trittico a podio a Marco Bonfante in 10:26:13.

Al femminile tutti i pronostici guardavano con favore alle sorelle Boifava, Federica ed Alessandra, runners ben note alle cronache ultraberiche. A caccia di riscatto era in particolar modo Alessandra, che ancora non era riuscita a centrare una vittoria nel trail che per lei è più che di casa. Memore di quel risultato stratosferico alla DolomitiExtreme Trail 2015, quando Federica si era imposta davanti a tutti, maschi inclusi, Alessandra aveva tutta la voglia di piazzarsi a fare la lepre e così ha fatto.

Al primo rilievo cronometrico era già undicesima assoluta e nei successivi passaggi si instascava sempre nuovi piazzamenti, fino al quinto posto conquistato già all’altezza di Brendola e conservato fino alla fine senza più bisogno di guardarsi le spalle, difese da Federica, che chiudeva in seconda posizione, davanti a Marialuisa Tagliapietra.

Laprova Integrale aveva accolto con piacere il ritorno di Christian Modena (suo il record di sempre sul tracciato) dopo un periodo dominato da diversi problemi di salute.

Affetto per la prova berica e tanta adrenalina gli hanno permesso di governare in partenza il ritmo, impostando un’andatura volta a gareggiare ma senza occhi ai crono avversari. Quando però si dice “la classe non è acqua”, il trentino di fatto governava la partita con un unico vero avversario che fino in fondo ha provato a tenergli testa, Christian Pizzatti, per ben due volte in azzurro al Campionato del Mondo di TrailRunning. I due si sono tenuti d’occhio per tutta la prima parte di gara con Modena che poi sgasava e segnava il suo secondo miglior tempo al traguardo. Pizzatti a quel punto si doveva accontentare del secondo posto, che chiudeva con circa mezz’ora di distacco. In terza piazza, infine, si attestava Nicola Mora con un tempo di 06:29:56.

Successo bis per la figlia d’arte Veronica Maran nella prova femminile che non ne aveva letteralmente per nessuna. Dopo la vittoria quasi a sorpresa nell’edizione 2021, Maran si è involata su tutte le dirette avversarie, facendo assaggiare la polvere dei Colli Berici. Se la minuta Veronica si presentava al traguardo con un tempo di 06:52:54, bisognava far correre le lancette per circa quaranta minuti prima di assegnare la medaglia d’argento all’austriaca Cornelia Oswald ed un’ora dopo la prima chiudeva anche la terza, Giulia Spanevello.

La provaTwin Lui&Lei a staffetta, che per l’edizione 2022 ha visto un netto innnalzamento della qualità dei competitors, ha visto una partenza che poteva sembrare segnata, con Giovanni Corà (Angel’s Academy) deciso a stare davanti per tutta la propria frazione di 34 km. Dietro di lui Alessio Zambon ha spinto al massimo per grattare secondi preziosi da consegnare al passaggio di testimone. A San Donato Corà teneva la vetta e dava il ‘la’ alla compagna di gara Elisabetta Stocco con un parziale di 02:36:01. Di poco arretrato, Zambon cambiava con Stefania Merlo e la lanciava verso un recupero costruito  poi a staccare unaS tocco un po’ calante. Alle loro spalle Alberto Garbujo passava il testimone ad ErikaCecchel che si metteva alle calcagna del duo di testa. Un momento di crisi per Stocco e subito Cecchel ne approfittava per balzare in seconda piazza e cercare di stare al passo di una Merlo ormai proiettata sul traguardo.

La vincitrice della Marathon di casa Trans d’Havet nel 2021 arrivava in Piazza dei Signori incredula e sorridente, incitata da un esultante Zambon. In seconda piazza chiudeva a quel punto la coppia Cecchel-Garbujo, lasciando l’ultimo gradino del podio ad una tenace Stocco con il compagno di gara Corà.

NellaUrban Trail che quest’anno ha segnato un netto aumento di partecipanti, è stato il reggiano Riccardo Gabrini ad avere la meglio. Il portacolori del team Amorotto si è da subito imposto nelle prime posizioni della corsa, governando l’andatura al fianco dei vari Gatti, Guerri, Jaupaj e del triatleta Degasperi.

Dopo la metà gara però Gabrini ingranava la marcia e metteva dietro di sé prima secondi e poi minuti fondamentali per assicurargli la vittoria, arrivata con un tempo finale di 01:28:50 davanti di oltre sette minuti ad Andrea Bellon (Emme Running Team, 01:36:30) e di poco meno di dieci minuti rispetto al terzo finisher, Tiziano Scatolin (Duerocche ASD,01:38:01).

Gara tutta dominata dall’inizio alla fine, invece, quella rosa, con l’ufficiale di Gendarmerie francese, Melina Clerc che fin dai primi metri di corsa scalpitava per superare persino l’auto alla testa dei primi chilometri. Una volta tolto il freno alla fine di Campo Marzo, l’atleta in forze al team Brooks Trail Runners non ne aveva per nessuno e liquidava la sua prova in 01:43:59, nuovo trionfo personale in terra berica.

Dietro di lei chiudevano nell’ordine Giulia Pol (Black Warriors ASD – Team Scarpa,01:49:12) e Sofia Toniolo (Angel’s Academy, 01:52:24).

100K – M1. Mastrotto Roberto 09:47:26; 2. Alberto Canessa 10:12:02; 3. Marco Bonfante 10:26:13; 3. Vittorio Marchi 10:26:13; 4. Di Giacomo Fabio 10:58:57; 5. Napoleone Savino 11:54:00; 6. Calcinoni Massimiliano 12:05:37; 7. Sperotto Mirko 12:09:21; 8. Xompero Dennis 12:13:58; 9. Pietrzak Krystian 12:16:08

100K – F1. Boifava Alessandra 10:33:39; 2. Boifava Federica 11:33:53; 3. Tagliapietra Marialuisa 13:02:19

65K – M1. Modena Christian 05:30:08; 2. Pizzatti Christian 06:01:23; 3. Mora Nicola 06:29:56; 4. De Riz Francesco 06:42:03; 5. Eberle Giulio 06:43:51; 6. Baldo Luigi 06:46:00; 7. Camerotto Claudio 06:48:57; 8. Sigismondi Maurizio 06:50:05; 9. Gonzo Matteo 06:51:33; 10. Malusa Mattia 06:51:55

65K – F1. Maran Veronica 06:52:54; 2. Oswald Cornelia 07:32:56; 3. Spanevello Giulia 07:52:44; 4. Scarpini Beatrice 08:08:20; 5. Carolo Maddalena 08:10:05; 6. NoaccoElena Asia 08:16:38

TWIN 1. Merlo Stefania/Zambon Alessio 05:43:53; 2. Cecchel Erika/Garbujo Alberto 05:52:32;3. Stocco Elisabetta/Corà Giovanni 05:56:47; 4. Zaltron Giulia/Rasotto Nicola 06:04:45;5. Pozza Elisabetta/Pianegonda Ruggero 06:07:19; 6. Lionzo Federica/Meridio Michele 06:09:31; 7. Dalla Fontana Silvia/Agugiaro Mattia 06:11:33; 8. Pretto Francesca/OrricoFrancesco 06:13:33; 9. Pretto Giovanni/Saggin Irene 06:18:23; 10. PizzolatoGreta/Allegro Alberto 06:24:57.

Urban Trail – M1. Gabrini Riccardo 01:28:50; 2. Bellon Andrea 01:36:30; 3. Scatolin Tiziano 01:38:01; 4. Pieropan Alberto 01:38:13; 5. Nani Eddj 01:39:26; 6. Berengo Silvio 01:39:51; 7. Michelato Kristian 01:40:36; 8. Faccin Matteo 01:40:41; 9. Meneghel Marco 01:41:04;10. Jaupaj Klajdi 01:41:23.

Urban Trail – F1. Clerc Melina 01:43:59; 2. Pol Giulia 01:49:12; 3. Toniolo Sofia 01:52:24; 4. Forte Lucia 01:55:32; 5. Sartori Debora 01:57:48; 6. Schievenin Serena 02:01:40; 7. Gargano Anna 02:08:33; 8. Colombarolli Lorena 02:09:38; 9. Armeni Samantha 02:11:07; 10. Ferretto Francesca 02:13:00.

Roberto Mastrotto festeggia al traguardo (ph. Federico Bruttomesso)

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