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29 Aprile 2024
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Al Menti la Reggina rovina la festa del ritorno dei tifosi in curva e di Julio Gonzalez

LR Vicenza – Reggina 0-1

LR Vicenza – Grandi, Padella, Pasini, Brosco, Di Pardo, Zonta (dal 75’ Pontisso), Ranocchia (dal 54’ Taugourdeau), Calderoni (dal 77’ Crecco), Dalmonte (dal 75’ Proia), Diaw, Longo (dal 54’ Meggiorini). A disposizione: Pizzignacco, Confente, Proia, Giacomelli, Bruscagin, Ierardi, Mancini, Sandon. Allenatore Cristian Brocchi

Reggina – Turati, Loiacono (dal 74’ Lakicevic), Cionek, Stravropoulos, Di Chiara, Ricci (dal 64’ Laribi), Crisetig, Bianchi (dal 64’ Hetemaj), Bellomo (dal 74’ Cortinovis), Menez (dal 70’ Rivas), Galabinov. A disposizione: Aglietti, Amione, Gavioli, Denis, Montalto, Tumminello, Liotti. Allenatore Alfredo Aglietti

Arbitro: Matteo Gariglio di Pinerolo, assistenti Alassio di Imperia e Garzelli di Livorno, quarto uomo Giordani di Novara

Marcatore: 31’ Galabinov

Note: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Longo (LRV), Diaw (LRV), Pasini (LRV), Meggiorini (LRV). Spettatori: 5.251 per un incasso di 64.615 euro

 

CALCIO SERIE B – Allo stadio Romeo Menti si gioca la sfida tra LR Vicenza e Reggina e il colpo d’occhio é di quelli che non si vedevano da tempo: la curva sud si riprende il suo ruolo di dodicesimo uomo in campo, ma anche dall’altra parte sono davvero tanti i tifosi arrivati dalla Calabria.

Subito al 4’ occasione per i biancorossi: bella discesa sulla fascia destra di Diaw che mette un bel pallone a centro area per la deviazione di Dal Monte, che arriva con un pizzico di ritardo.

Immediata la replica con una doppia occasione per Galabinov, perfettamente smarcato dall’ex Bellomo, che prima viene murato da Padella e poi di testa manda sul fondo.

É poi Mendez, sempre sull’assist di Bellomo, ad essere anticipato dall’uscita in presa bassa del portiere Grandi.

Al 16’ é una punizione dalla distanza di Ranocchia a sfiorare la parte alta della traversa.

Dalla parte opposta, al 20’, cross di Di Chiara dalla destra e colpo di testa di Galabinov che termina alto. La partita si gioca a viso aperto, con continui capovolgimenti di fronte.

Al 25’ é Dalmonte a provarci da fuori, ma il pallone non inquadra di poco la porta.

Insistono i biancorossi:  al 28’ cross basso di Di Pardo per Diaw che calcia alto.

Arriva la neve e il vantaggio ospite con Galabinov al 31’ che stoppa di petto e batte Grandi al termine di un batti e ribatti dopo un’azione di calcio d’angolo.

Nel finale ci provano ancora Longo e Diaw, ma il risultato non cambia e dopo due minuti si va al riposo sullo 0-1.

Nell’intervallo passerella per il ritorno di Julio Gonzalez, che riceve il caloroso applauso dei suoi tifosi.

Inizia la ripresa e, dopo nove minuti, doppio cambio per Brocchi, che mette dentro Meggiorini e Taugourdeau per Longo e Ranocchia.

Ed é proprio il centrocampista appena entrato a colpire il palo su punizione con Diaw che viene poi anticipato da Stavrapoulos in calcio d’angolo.

Alla mezz’ora altri due cambi per i biancorossi con Pontisso e Proia che prendono il posto di Zonta e Dalmonte.

Subito dopo fuori anche Calderoni per Crecco. Da qui alla fine poco altro da segnalare se non un crescente nervosismo da parte dei biancorossi anche nei confronti del direttore di gara.

Così dopo sei minuti di recupero finisce con la settima sconfitta del Vicenza, che esce mestamente dal campo mentre i giocatori della Reggina vanno a far festa sotto la curva dei loro tifosi.

Risultato bugiardo? Probabilmente sì se si guarda il primo tempo del Vicenza, che ha giocato e creato occasioni, evidenziando una volta di più una cronica sterilità realizzativa eccezion fatta per i quattro gol messi a segno al Pordenone. A questo bisogna aggiungere l’incapacità di saper cambiare la partita, una volta passati in svantaggio, soprattutto con l’ingresso di giocatori (vedi Meggiorini) che avrebbero dovuto incidere maggiormente sulla gara. Di contro la Reggina ha fatto valere la qualità dei suoi singoli (su tutti Galabinov!), ma anche la solidità di un collettivo che gioca coralmente con meccanismi collaudati.

Ed è proprio qui che troviamo la differenza: dopo otto giornate i biancorossi sono ancora alla ricerca di una loro identità. A Cristian Brocchi il compito di trovare delle risposte, possibilmente in fretta, per iniziare la risalita della classifica: sabato c’è la Ternana e bisogna tornare a fare punti.

 

Fotogallery di Alessandro Zonta

 

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