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29 Marzo 2024
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Sportvicentino sabato 2 ottobre in edicola con un numero che parla di donne

Ed eccoci di nuovo in campo o, meglio, in edicola dopo un’estate che ha visto lo sport azzurro protagonista indiscusso in tutte le competizioni, lanciando un forte segnale di ripresa dopo lo stop forzato causato dalla pandemia che aveva messo in ginocchio associazioni dilettantistiche, palestre, piscine e tante persone che lavorano in un settore costretto per lunghissimi mesi ai box.

Si riparte, dunque, e lo facciamo anche noi con un numero un po’ speciale, in cui le donne sono le indiscusse protagoniste: atlete professioniste, ma anche giovani promesse, dirigenti e appassionate che hanno trovato nello sport una dimensione in cui realizzarsi e stare bene.

Storie di donne in carriera come Erika Maran, neo presidente del Vicenza calcio femminile o di mamme speciali come Francesca Mazzei, il cui figlio é il capitano della nazionale di calcio amputati.

Ci sono i sogni e le speranze delle giovanissime Greta Greco Lucchina, tricolore nel tennis, e di Annarita Scalzotto, azzurra dell’ orienteering.

C’è la carriera tutta nella pallavolo di Isabella Milocco e la “trasformazione” in iron woman di Silvia Tabacco che, messa da parte la racchetta, é diventata una Wonder Woman del triathlon e andrà ai Mondiali americani del 2022.

Tanta fatica e grandi risultati anche per Marta Cunico, la regina del Trail e poi Silvia Marsetti che corre “mascherata” le maratone cercando di donare un sorriso ai bambini malati.

Abbiamo scelto loro, ma sarebbero tante altre le donne da raccontare in positivo in un momento storico in cui invece le pagine di attualità parlano di continue violenze fino ad arrivare alla morte e ci sono paesi del mondo in cui la loro libertà viene tarpata seguendo regole ed imposizioni che nel secondo millennio non dovrebbero neppure essere pensate.

Non siamo femministe, lo chiariamo subito, ma abituate ad affermare una parità costruita con le qualità, l’intelligenza, la voglia di affermarsi e la capacità di sacrificarsi, unite ad una libertà che significa poter esprimere la propria personalità in qualsiasi modo.

E quello dello sport é un modo bello, che vale la pena di essere vissuto e… raccontato.

Allora, non ci resta che augurarvi buona lettura: ci piacerebbe che questo numero fossero davvero in tanti ad averlo sotto gli occhi, donne, ma anche uomini. Per ripartire assieme e costruire qualcosa di importante.

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