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29 Marzo 2024
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Nella Pasquetta di Ascoli il LR Vicenza trova una sorpresa amara


Ascoli – LR Vicenza 2-1

ASCOLI – Leali, Pucino, Brosco, Avlonitis, Kragl; Eramo, Buchel (dal 77’ Danzi), Caligara (dal 46’ Saric); Sabiri; Dionisi, Bidaoui (dal 77’ Parigini). A disposizione: Sarr, D’Orazio, Cangiano, Quaranta, Mosti, Pinna, Cacciatore, Simeri, Bajic. Allenatore: Sottil.

L.R. VICENZA – Grandi, Cappelletti, Padella, Valentini, Beruatto (dal 73’ Barlocco); Agazzi, Pontisso, Cinelli (dal 63’ Mancini); Giacomelli (dal 73’ Da Riva); Jallow (dal 73’ Gori), Longo (dal 50’ Nalini). A disposizione: Perina, Zonta, Pasini, Bruscagin, Ierardi, Rigoni, Dalmonte. Allenatore: Di Carlo.

Arbitro: Luca Massimi della sezione di Termoli

Marcatori: 60’ Dionisi (A), 82’ Sabiri (A), 95’ Gori (LRV)

Ammoniti: Caligara (A), Jallow (LRV), Buchel (A), Zonta (LRV), Parigini (A), Valentini (LRV), Pucino (A), Pontisso (LRV)

Note: giornata ventosa, terreno in buone condizioni. Espulso Riela (LRV), preparatore atletico.

 

“Push” che, per chi non mastica l’inglese, significa spingere!

Così Mimmo Di Carlo alla vigilia della trasferta di Ascoli aveva invitato il suo LR Vicenza a premere sull’acceleratore per conquistare quei punti che ancora mancano alla conquista matematica della salvezza.

In realtà nel primo tempo di vere occasioni se ne contano sulle dita di una mano. La più clamorosa, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, capita sulla testa di Padella, ex capitano bianconero e già match-winner nella gara di andata, con il pallone che sorvola di pochissimo la traversa.

Poi due tentativi di Jallow su cui il portiere di casa Leali non ha difficoltà a bloccare.

Dall’altra parte al 14′ conclusione di Buchel dai 25 metri, alta oltre la traversa e al 24′ tiro da fuori di Kragl che deviato finisce tra i piedi di Bidaoui che calcia da dentro l’area: Grandi è attento e fa sua la sfera.

Logica conseguenza lo 0-0 al termine dei primi 45′ con un Vicenza che, organo in attacco di Meggiorini e Lanzafame, con la coppia Longo – Jallow non è riuscito mai ad incidere.

Inizia la ripresa e al 50′ primo cambio per Di Carlo che sostituisce un evanescente Longo con Nalini, il match-winner contro il Cittadella.

Al 51′ diagonale di Pucino (altro ex) che si spegne a lato. Replicano i biancorossi al 54′ con un corner di Giacomelli per la testa di Valentini con la palla che sorvola la traversa.

E’ invece l’Ascoli a trovare il vantaggio al 60′ con una bella azione personale del suo bomber Dionisi, che in area scarta la marcatura di Beruatto e da posizione defilata lascia partire un diagonale che batte imparabilmente Grandi.

La replica ospite é affidata ad Agazzi a cui Leali chiude lo specchio della porta.

Cambia ancora Di Carlo nel cercare di dare maggiore pericolosità in avanti ai suoi ed ecco allora che tocca al baby Tommaso Mancini,  che prende il posto di Cinelli.

Al 73′ nuovi cambi sulla panchina biancorossa con Gori, Da Riva e Barlocco che entrano per Jallow, Giacomelli e Beruatto. In realtà ad uscire non doveva essere Giacomelli bensì Agazzi, tant’è che comunque il Vicenza per l’ultimo quarto d’ora schiera il tridente Nalini-Mancini-Gori con Da Riva nel ruolo di trequartista.
Arriva invece il raddoppio dell’Ascoli all’82’: calcio d’angolo battuto da Kragl e colpo di testa vincente di Sabiri, lasciato libero di saltare, con Padella che si perde la marcatura e Grandi che sbaglia l’uscita. 2-0

Cinque i minuti di recupero e proprio all’ultimo arriva il gol di Gori, pronto al tap-in sotto porta sul tiro-cross dalla sinistra di Da Riva. Troppi tardi perchè praticamente in contemporanea arriva il triplice fischio dell’arbitro Massimi, con Di Carlo a protestare anche con il collega Sottil dopo che era stato espulso dalla panchina il preparatore Riela.

Che dire? Forse il Vicenza ha bisogno di ripetizioni di… inglese e invece che “push” ha sbagliato i comandi e ha premuto un “pull” che sta di freno a mano tirato!

Giochi di parole a parte, e non ce ne voglia Di Carlo, ma al di là dello spirito di squadra, delle motivazioni e di tutto il resto questa squadra non può prescindere in attacco da determinati giocatori: Meggiorini su tutti, ma anche Lanzafame e Dalmonte, con Giacomelli che ormai interpreta molto meglio il ruolo del trequartista che della punta, soprattutto in un campionato difficile quale si conferma la serie B.

Certo, il resto in difesa e a centrocampo può anche funzionare, ma se poi non si finalizza la manovra e non si creano veri pericoli allora si tradisce l’essenza autentica del calcio che è… fare gol.

Bocciati, per l’ennesima volta, Jallow e soprattutto Longo, con il baby Tommaso Mancini ancora troppo acerbo per poter incidere in una gara in cui le due vere occasioni sono arrivate da palle inattive con i colpi di testa di due difensori, gli ex Padella e Valentini.

“Ritmi bassi e poca qualità” la sintesi a fine incontro di Mimmo Di Carlo, che però riconosce ai suoi l’impegno pur con la fatica, anche a livello mentale, delle energie spese contro il Cittadella.

Adesso testa alla trasferta di domenica prossima con la Reggina per riprendere la corsa.

 

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