Il mercato, lo si sa bene, si basa sulla legge della domanda e dell’offerta e questo accade anche nel calcio dove le incognite sono, se possibile, ancora di più.
Lo sa bene Giuseppe Magalini, direttore sportivo del LR Vicenza, che fa il punto delle operazioni concluse in casa biancorossa: “Tra preparare e riuscire poi a concludere ci sono di mezzo tante variabili e difficoltà – esordisce – Innanzi tutto abbiamo valutato le uscite: chi voleva andare via perché non trovava sufficiente spazio e chi ci sembrava invece meno utile al nostro progetto”.
Il tema principale, però, inutile nasconderlo, era quello di ingaggiare un bomber da affiancare a Riccardo Meggiorini: “Sull’attaccante le trattative che avevamo in corso non sono andate a buon fine perché le società di appartenenza non hanno voluto rinunciare a giocatori importanti – prosegue – Poi all’ultima è arrivata l’uscita di Marotta, che non era così scontata e così abbiamo concluso con Lanzafame, un giocatore che avevamo preso in considerazione già questa estate. C’era stato un incontro con Lele Ambrosetti, che ce l’aveva presentato, ma poi non si era riusciti a concludere. Quando adesso il giocatore si è svincolato siamo tornati all’… attacco anche se non è stata facile la trattativa con il club turco di appartenenza trattandosi di un trasferimento internazionale”.
Prima, infatti, era sfumata l’ipotesi Maric: “Abbiamo fatto l’impossibile per prendere Maric dal Monza, ma il giocatore non ha voluto muoversi da Milano altrimenti l’avremmo portato a Vicenza”.
Magalini non nasconde che Jallow e Longo abbiano finora avuto un rendimento al di sotto delle aspettative: “Eccezion fatta per Meggiorini, il mercato estivo in questo momento non ha funzionato in termini di numeri, però mi sembra che sottolineare la negatività delle punte non faccia bene all’ambiente. Non ho mai detto che Jallow avrebbe potuto concludere la stagione in doppia cifra perché non è nelle sue caratteristiche: del resto con due attaccanti sopra quota dieci gol si parlerebbe di promozione”.
Si torna invece sul neo-acquisto Lanzafame: “E’ un attaccante che può farci comodo e diventare un giocatore importante – sottolinea – Non è una punta d’area, però ha grande tecnica e ed è bravo anche a calciare i piazzati”.
Pronto già a scendere in campo?
“Ha disputato la sua ultima gara prima di Natale, quindi deve recuperare la forma migliore, però da quanto ci ha detto in un paio di partite può ritrovare il ritmo-partita”.
Considerando che Meggiorini è la prima punta con l’arrivo di Lanzafame non si è formata una coppia un po’ troppo… esperta?
“No, lo sarebbe in un progetto a lungo termine, ma considerando che il nostro obiettivo sono le prossime 18 partite i dati anagrafici, se i giocatori stanno bene, non rappresentano un problema. E poi comunque abbiamo altri giocatori nel reparto avanzato che offrono soluzioni”.
Insomma, Magalini vede il bicchiere mezzo pieno nonostante le critiche non siano mancate: “Gli arrivi di Valentini in difesa ed Agazzi a centrocampo ci hanno completato e rafforzato – sottolinea – C’è un progetto serio e di credibilità dal punto di vista lavorativo. Credo che qualcosa si sia fatto: non è molto che abbiamo vinto il campionato, adesso stiamo lottando in un campionato davvero difficile per tanti aspetti. Certo, avevo detto che mi sarebbe piaciuto che il Vicenza fosse stata la rivelazione della serie B occupando la parte sinistra della classifica, però sono fiducioso sulle nostre possibilità”.
Un voto sul mercato biancorosso?
“Sei, sei e mezzo. Un voto destinato a migliorare quando recupereremo gli infortunati”.
Sono invece tanti i giocatori in scadenza?
“Stiamo lavorando pensando già al domani, però per me è un fatto positivo per valutare come crescere e progredire”.
Altre squadre si sono rafforzate parecchio?
“Ci sono formazioni che si sono rinforzate bene, ma bisogna vedere la base da dove sono partite. Più che giudicare gli altri preferisco guardare in casa nostra e posso dire che da questo mercato siamo usciti rinforzati”.