Un nuovo prestigioso incarico nazionale dopo 12 anni alla guida del Comitato Veneto. La soddisfazione del Presidente regionale Davide Giorgi
Si è svolta lo scorso 19 maggio, presso la sede nazionale del Comitato Italiano Paralimpico a Roma, l’Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti degli Organi Territoriali nel Consiglio Nazionale, valida per il quadriennio paralimpico 2025-2028.
Tra i protagonisti dell’appuntamento, il padovano Ruggero Vilnai è stato eletto Rappresentante dei Delegati Provinciali per l’Area Nord. Una nomina significativa che arriva dopo un lungo e apprezzato percorso alla guida del Comitato Regionale Veneto, ruolo ricoperto per ben tre mandati fino all’aprile scorso, e che oggi lo vede attivo come Delegato Provinciale per Padova.
Grande la soddisfazione all’interno della nuova Giunta Regionale, presieduta da Davide Giorgi, che ha espresso parole di stima e orgoglio per il suo predecessore:
“Sono felicissimo per Ruggero, un punto di riferimento vero, non solo per il movimento paralimpico veneto. La sua decisione di candidarsi, immediatamente sostenuta da tutto il Comitato Veneto, conferma la grande generosità che ha da sempre contraddistinto il suo impegno paralimpico, mettendo a disposizione un bagaglio di competenze e di relazioni che daranno un valore aggiunto determinante all’azione del Consiglio”.
In un curioso passaggio di testimone, lo stesso Giorgi aveva ricoperto il medesimo incarico durante il penultimo quadriennio paralimpico, grazie al sostegno proprio di Vilnai.
“La rappresentanza del Veneto nel Consiglio è un segnale importante – ha aggiunto Giorgi – così come lo è la continuità nella visione del nostro movimento regionale, solida ben oltre i singoli incarichi. Sarà un piacere continuare a collaborare con Ruggero, soprattutto ora che il Veneto si prepara ad accogliere le Paralimpiadi. Un’occasione storica per stimolare un’eredità culturale e inclusiva che vada ben oltre l’evento sportivo di Milano-Cortina.”
L’elezione di Vilnai rappresenta dunque non solo un riconoscimento personale, ma anche un segnale forte di coesione e continuità per tutto il movimento paralimpico del Nord Italia.