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23 Aprile 2024
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Alla conquista della Cresta di San Giorgio

Un percorso impegnativo, a tratti alpinistico, per divertirsi tra le rocce e allenare la corsa in montagna

Ok, siamo un tantino fuori cartina rispetto ai soliti giri sui Berici, ma quest’aria di primavera invita a muoversi un po’ di più quindi, presa la macchina, ci siamo spostati a Solagna.
Da qui infatti parte un sentiero molto, davvero molto divertente che si inerpica veloce sul massiccio del Grappa: chiaro la salita è importante, ma il sentiero delle creste di San Giorgio è tutt’altro che monotono.
Arrivati in paese si seguono le indicazioni turistiche per il parcheggio in via Bresagge: qui, oltre alla mappa della zona e a qualche bel tavolo da picnic, c’è l’unica fontanella che si troverà lungo il percorso. Lasciata la macchina non si può sbagliare, basta seguire i cartelli in direzione Creste di San Giorgio. La strada sale fin dal primo metro e, dopo due tornanti asfaltati, si imbocca il sentiero in ciottoli scuri che velocemente sale nel bosco fino a condurci alla splendida chiesetta di San Giorgio.
L’enorme braciere e i tanti tavoli ben posizionati lasciano intuire la vocazione festaiola del luogo che prende vita ogni anno in occasione della festa del patrono: purtroppo, per quest’anno la festa è già stata fatta e non ci resta che dare un occhiata alla valle e continuare a salire.
Poco oltre la chiesa prende il via il sentiero che vale l’intero giro, oltre che il viaggio in macchina. Questo pezzo di sentiero è definito dal CAI per escursionisti esperti, occorre infatti porre attenzione ai tratti esposti e utilizzare le mani per salire. Lungo il percorso ci sono alcuni passaggi di arrampicata fino al quarto grado facilmente aggirabili dal sentiero mentre non può essere evitato il tratto ferrato posto proprio alla fine delle creste, quindi consigliamo a chi non abbia sufficiente esperienza di non procedere lungo questa traccia.
Per i lettori più esperti, invece, da qui prende il via un vero “parco giochi” della corsa in montagna: il sentiero, infatti, sale, aggira, salta, passa sotto agli enormi massi che compongono la cresta regalando una vista mozzafiato sulla valle del Brenta. Esaurita la parte divertente, il sentiero scende leggermente per poi risalire il fianco del versante nel bosco. Qui il fondo può essere davvero scivoloso e le radici dei faggi aiutano certamente a risalire verso l’ultimo tratto del sentiero.
Occorre utilizzare qualche staffa arrampicandosi sulla corda d’acciaio (5-6 metri) predisposta per uscire dal percorso delle creste.
Una volta arrivati sulla strada sterrata (via Delle Penise) si può decidere di accorciare il percorso scendendo subito a valle, ma noi seguendo le indicazioni che ci sono state fornite giriamo a destra andando a percorrere un bell’anello in quota. Qui le difficoltà si annullano completamente e seguendo la traccia gpx proposta si alternano viette e sentierini circondati dai classici parti del monte Grappa.
Far girare le gambe e correre lungo queste strade sterrate sembra un sogno rispetto all’intensità della parte precedente. In un batti baleno si raggiunge Col Fenilon per poi ridiscendere sulla strada delle Penise. Anche questo tratto in leggera discesa scorre via velocemente fino ad incontrare i sentieri che riportano a valle. Il primo che si incontra è quello della cresta dei Cavallini mentre noi imbocchiamo il secondo, quello che scende lungo la valle dei Cavallini.
Le fatiche, però, non sono ancora finite: la discesa si presenta estremamente tecnica e sconnessa tanto che quando si incontra la deviazione che ci riporta all’Eremo di San Giorgio riprendere a salire appare quasi rilassante.
Tornati sul sentiero delle creste non resta che ripercorrere a ritroso il percorso iniziale per ritrovarsi al parcheggio. Chiaramente questo non è una traccia adatta a chi è alle prime armi e il materiale tecnico deve essere proporzionato al tipo di tracciato, ma il tratto in salita e quello in discesa sono davvero allenanti per la corsa in montagna.
Buon divertimento e, come sempre, appuntamento alla prossima!

 

Scarica qui la traccia GPX del percorso

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