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16 Aprile 2024
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PWT Italia “conquista” l’Egitto con la 5 giorni di orienteering a tappe a Sharm El Sheikh

ORIENTEERING – Uno scenario davvero straordinario ha ospitato la 5 giorni a tappe di orienteering internazionale andata in scena al Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh, in Egitto.

Ben 130 atleti in rappresentanza di 22 nazioni hanno gareggiato con mappa e
bussola: tre tappe si sono disputate all’interno del Domina Coral Bay mentre altre due nel deserto del Sinai, rispettivamente a Vada Speta e Nabq.

La manifestazione era valida anche per il 1° Campionato africano di corsa orientamento con grande copertura mediatica riservata all’evento dalla stampa nazionale.
Le nazioni rappresentate sono state: Svezia, Norvegia, Svizzera, Russia, Finlandia, Danimarca, Gran Bretagna, kazakistan, Serbia, Russia, Italia, Bulgaria, Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Mali, Kenya, Uganda, Algeria, Libia, Tunisia, Gabon, Sudan, Repubblica Centrafricana e Mozambico.
L’evento è stata organizzato in collaborazione con la Federazione Egiziana dell’Orienteering, con il Ministero della gioventù e dello sport e del console onorario d’Italia a Sharm el Sheikh.
Un speciale ringraziamento va a Domina e al Domina Coral Bay per aver sostenuto e favorito la miglior riuscita della manifestazione.
Soddisfatto al termine di questa cinque giorni di gare Gabriele Viale, team manager di PWT Italia: “Aver organizzato questo evento in Egitto, che definirei storico trattandosi del primo Campionato africano di Orienteering, è stata una straordinaria esperienza professionale ed umana – commenta – Un’ulteriore perla organizzativa che permette di celebrare il ventennale del nostro club PWT Italia in Africa, con lo spirito pionieristico che ci ha contraddistinto nei paesi del Mediterraneo in questi anni. E’ stato bellissimo vedere tanti giovani, europei e africani che, attraverso mappa e bussola, sono entrati in contatto e stringendo nuovi rapporti di amicizia. Inoltre, ho potuto constatare da vicino, a dispetto di quanto comunemente si pensi, come l’integrazione femminile sia molto avanzata in Egitto, con donne che ricoprono ruoli importanti nei ministeri, nelle prefetture ed all’interno delle stesse società sportive. E anche le atlete, nel rispetto delle loro credo religioso, si sono relazionate  senza problemi con le nostre europee.

Doveroso, infine, un ringraziamento a tutto il mio staff, sia quello presente in Africa, che quello che ci ha assistito dall’Italia, a Domina group e alla Federazione Egiziana di Orienteering. Solo, infatti, con un grande lavoro di squadra e con sinergie comuni questi eventi sono possibili”.

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