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18 Aprile 2024
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Agli Assoluti di Padova Leonardo Fabbri, sulle orme di Dal Soglio, si laurea campione italiano

Il clamoroso 21,99 nel getto del peso firmato a Padova da Leonardo Fabbri (Aeronautica Militare) è senza dubbio il risultato copertina dei Campionati Italiani Assoluti 2020. Seconda prestazione italiana di sempre alle spalle del 22,91 di Alessandro Andrei (che fu record del mondo nell’agosto di 33 anni fa), il 21,99 di Fabbri è anche la seconda prestazione mondiale dell’anno, dietro il 22,91 dello statunitense Ryan Crouser (il campione olimpico di Rio 2016). Il lancio-super al quinto tentativo, in una serie che vede anche un altro lancio a 21,25 (N; 21,25; 20,88; N; 21,99; N). Per Fabbri, allenato da Paolo Dal Soglio (campione europeo indoor della specialità nel 1996), bis sul gradino più alto del podio tricolore dopo il successo dello scorso anno, e quinto titolo nazionale assoluto in carriera (con la tripletta in sala dal 2018 al 2020).

“È un lancio che ho sentito subito buono, infatti ho esultato quando l’ho visto cadere – spiega, a caldo, il 23enne fiorentino Leonardo Fabbri – C’erano condizioni ideali, la pedana molto buona e finalmente sono riuscito a trovare tutto perfetto. Vuol dire che sto lavorando bene e che sto seguendo le indicazioni di Paolo Dal Soglio. I 22 metri me li sarei aspettati in carriera, ma non quest’anno. Ho lanciato un metro esatto in più rispetto all’anno scorso. Sto crescendo, sto rispettando tutte le tappe, speriamo di divertirci quando sarà il momento. E adesso? Nulla, si riparte come non fosse successo niente”

Duecento metri di gloria per Dalia Kaddari: per la sprinter sarda delle Fiamme Oro, ancora juniores, prima maglia tricolore della carriera con un 23.30 (-0.1) che consolida la sua seconda posizione nella lista italiana di sempre nella categoria. Battute le più esperte Irene Siragusa (Esercito, 23.39) e Gloria Hooper (Carabinieri, 23.57). Tra gli uomini, vittoria per Antonio Infantino (Athletic Club 96 Alperia) in 20.71 (+0.3). Titoli dei 400 metri ostacoli a Mario Lambrughi (Riccardi Milano) in 49.84, e Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), 56.47. Nel salto triplo, ottavo titolo nazionale in carriera per Dariya Derkach, con salto vincente misurato a 13,56 (-1.2) nel sesto e ultimo tentativo a disposizione. Maglia tricolore del disco per Daisy Osakue (Fiamme Gialle, 58,26), nel martello per Marco Lingua (asd Marco Lingua 4ever, 71,98) mentre nell’asta si impone Roberta Bruni (Carabinieri), unica a valicare i 4,30, e il salto in alto è di Elena Vallortigara (Carabinieri) con 1,88.

L’alto al femminile è territorio di conquista per Elena Vallortigara (Carabinieri): già a segno a 1,84, la vicentina che si allena a Siena aggiunge anche l’1,88 al primo tentativo e poi prova per tre volte senza fortuna l’1,92. Quota 1,82 è quella che distribuisce gli altri due posti al sole, a vantaggio di Erika Furlani (Fiamme Oro) e Marta Morara (Atl. Lugo). A 4,30 l’appuntamento con il titolo per Roberta Bruni (Carabinieri) nell’asta: la reatina non sbaglia (poi tre “x” a 4,40) e chiude davanti alla tricolore indoor Elisa Molinarolo (Atl. Riviera del Brenta, 4,25) e Sonia Malavisi (Fiamme Gialle, 4,20).

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