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28 Marzo 2024
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A Pisa per svoltare una volta per tutte

filip-raicevicVogliamo darla questa svolta alla stagione oppure no? Col Pisa non ci son storie: o si comincia a ingranare, ovvero a vincere, e a mettersi in marcia verso la salvezza, oppure il rischio è di tornare un’altra volta indietro, ritrovarsi tra una settimana a sfogliare di nuovo la cosiddetta margherita – “Vinco o non vinco” – e di guardare ancora una volta tutti quanti dal basso all’alto. Alla vigilia della gara di domani, e dopo aver infilato l’ennesimo 0-0 casalingo, c’è poco altro da dire. Siamo alla nona giornata, e anche se i conti – almeno secondo Bisoli – si faranno a Natale, è meglio darsi da fare per farli quadrare al più presto. Siamo sempre lì, d’altronde. Non più ultimi ma quasi, con una sola vittoria – quella di Salerno – in cascina: troppo poco, decisamente troppo poco.

Questo per fortuna i giocatori sembrano averlo capito, o meglio Bisoli sembra averglielo fatto capire. Ad annusare l’aria che tira a Isola l’arrivo del nuovo mister pare aver riportato tutti alla realtà. Il concetto è che da questa situazione se ne esce solo sudando e badando poco al sottile: quindi lavorare duro e “fisso” prima di tutto. Ce n’era bisogno, cosi come c’era bisogno di un po’ di logica nel mettere in campo questa squadra. Quella logica che, nonostante gli evidenti limiti ancora presenti, si è vista col Cesena: dentro un centrocampista centrale in più per fare “filtro”; molta più rapidità nel far girare la palla; concentrazione al massimo (o almeno si tenta di averla) per tutti i 90 minuti. Insomma, quello che tutti pensavano che servisse come il pane, per dare in primis una bella sveglia alla squadra. E su questo bene, avanti così: intanto meglio pensare a come avere un minimo di equilibrio e non fare regali agli avversari.

Ma ora servono risultati e punti, altrimenti tutto questo sarebbe sprecato. E per farli, oltre a confermare una certa compattezza dietro (che al Menti si era già vista, a dire la verità) la cosa più importante diventa risolvere, al più presto, il gigantesco problema che abbiamo in avanti. Col Cesena, nonostante il cambio di interpreti – dentro di Piazza e Fabinho, detto anche dopo dieci minuti “Disastrinho” – il risultato è rimasto sempre lo stesso, anche perché è Galano quello che continua a mangiarsi i gol. Aspettando Giacomelli, quello che ci serve è il Raicevic dello scorso anno, ed è lui che Bisoli deve recuperare. E’ sui gol che serve la svolta, è evidente: vediamo se a Pisa riusciamo finalmente a darla.

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