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26 Aprile 2024
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Calcio

“Scuole A.I.C.”: il Calcio come esperienza di vita per diventare grandi

aic-scuole-tartaruga-calcioPer la stagione 2015/16, l’Associazione Calciatori sperimenterà in 4 società in tutta Italia il modello educativo messo a punto in tre anni di lavoro. C’è anche il Real Vicenza

Nasce ufficialmente la “Scuola A.I.C.”, uno spazio educativo ideato e promosso dall’Associazione Italiana Calciatori, nel quale i ragazzi potranno imparare a giocare a calcio e non solo.

Un innovativo programma che partirà il prossimo settembre, dove si fondono gli aspetti tecnici a quelli educativi e psicologici di ogni partecipante e della sua famiglia. Perché il calcio non è solo uno sport, ma è anche un’esperienza formativa, tecnica ed umana che contribuisce, a prescindere dal livello cui è praticato, a trasmettere valori ai nostri ragazzi e ad animare tutto il nucleo familiare.

L’Associazione, al fine di sostenere le attività promosse da ex-calciatori, ha individuato 4 società su tutto il territorio nazionale nelle quali sarà sperimentato il modello per la stagione 2015-2016: G.S. Montanaso (LO) – Pro Calcio Italia (PE) – Real Vicenza Vs (VI) e Scuola Calcio Christian Manfredini Battipaglia (SA).

Le singole società applicheranno, con il sostegno del Dipartimento Junior AIC, il modello educativo messo a punto in tre anni di lavoro dall’Associazione negli AIC Camp. Un modello che ha già coinvolto migliaia di bambini in questi ultimi anni.

Mascotte dell’iniziativa, che andrà a rappresentare tutte le attività, è la tartaruga Bell con il guscio a forma di pallone da calcio. Un simbolo non casuale, che rappresenta proprio lo spirito che le “Scuole A.I.C.” vogliono promuovere: riscoprire il calcio per i suoi valori e per il suo spirito di aggregazione e scoperta, e rispettare con i giovani calciatori la lentezza necessaria in ogni contesto in cui si svolge un processo di insegnamento-apprendimento. Un patrimonio che può avviare il ragazzo all’esperienza agonistica di alto livello ma che, molto più spesso, contribuisce ad educare il ragazzo ad un modo sano e pulito di intendere l’impegno e il divertimento, da soli e in gruppo, anche oltre lo sport.

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